Descrizione
Storia
Il Tignanello è una pietra miliare per la Toscana e per il Chianti Classico: è stato infatti il primo Sangiovese a essere affinato in barriques, il primo vino moderno precursore dei Supertuscan a essere assemblato con varietà non tradizionali e anzi vitigni internazionali (cabernet sauvignon e cabernet franc) e senza utilizzare varietà di uva bianca. Prodotto solo nelle annate migliori, la prima annata venne prodotta nel 1970 con un’assemblaggio di Sangiovese, Canaiolo e Trebbiano con la menzione di Chianti Classico Riserva vigneto Tignanello; è diventato invece un vino da tavola con l’annata 1975, nella quale sono state anche eliminate le varietà di uva bianca. Dal 1982 la composizione rimane invariata come quella odierna. La Tenuta Tignanello sorge nel cuore del Chianti Classico, a metà tra la Val di Greve e Val di Pesa e si estende per un totale di 319 ettari, di cui 127 vitati. Sicuramente i due vigneti più rinomati e conosciuti della tenuta per l’importanza dei vini omonimi che vengono prodotti da essi sono il vigneto Tignanello e il vigneto Solaia che sorgono su terreni derivanti da antichissime marne marine che conferiscono complessità e potenzialità d’invecchiamento al prodotto finale. Inoltre, grazie allo specifico microclima, le vigne godono di giorni caldi e notti fresche durante la stagione della crescita. In questo contesto si producono Solaia e Tignanello appunto, che sono stati definiti dalla stampa internazionale di settore “tra i vini più influenti nella storia vitivinicola italiana”. Secondo la famiglia Antinori, essi rappresentano “una sfida continua ed una passione mai finita”. I vigneti di Tenuta Tignanello sono vitati principalmente con Sangiovese e da varietà non tradizionali come Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
Uve utilizzate
Sangiovese 80%
Cabernet Sauvignon 15%
Cabernet Franc 5%
Metodo di produzione
Le uve vengono vendemmiate manualmente. Non appena arrivate in cantina, le uve vengono diraspate e pressate in maniera soffice, e vengono inserite in serbatoio troncoconici per la fermentazione e contemporanea macerazione delle uve. Durante questa fase i mosti vengono follati con estrema attenzione e delicatezza per l’estrazione dei colori, profumi e tannini. Dopo la svinatura, il vino svolge naturalmente la fermentazione malolattica in barrique e affina per 14-16 mesi in esse Verrà poi assemblato poco prima dell’imbottigliamento e trascorrerà altri 12 mesi in bottiglia prima di essere immesso sul mercato.
Grado alcolico
14%
Note di degustazione
Alla vista si presenta color rosso rubino intenso e impenetrabile, con unghia granata. Al naso aroma complesso e elegante di frutta rossa matura, quasi sotto spirito: sentori di ciliegia, mora fresca, gelso e piccoli frutti rossi. Sensazioni anche di eucalipto e erbacee, chiude poi il bouquet speziato di pepe nero, tabacco, chiodi di garofano, sandalo, vaniglia, cioccolato e noce moscata. In bocca è vibrante, vivo, morbido e caldo; controbilanciato sul finale da una buona acidità e tannini maturi e eleganti. Il finale è lungo e avvolgente, che tende di nuovo alla vaniglia e a sensazioni di liquirizia. Completo.
Possibili abbinamenti
Vino di fama mondiale, è realmente importante quello che abbiniamo con un “must” come questo? Tignanello rappresenta tradizione, innovazione e qualità altissima tutte sotto la stessa etichetta. Si candida quindi ad essere un caposaldo per collezionisti e appassionati del genere. Volendo tentare degli abbinamenti si presta sicuramente ad accompagnare secondi piatti di carne rossa o selvaggina anche ben cotti, come brasato, anatra al forno o cinghiale in umido, oppure formaggi stagionati come grana padano da 30 mesi in su oppure pecorini stagionati in grotta.
Recensioni
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