Descrizione
Storia
La famiglia Antinori produce vino da più di 25 generazioni, esattamente dal 1385. In particolare, la Tenuta di Guado al Tasso Antinori si trova all’interno della piccola ma prestigiosa DOC di Bolgheri; relativamente recente è l’anno di istituzione del disciplinare e della DOC (parliamo del 1994) ma i vini prodotti in questa zona hanno saputo imporsi negli ultimi anni tra i vini più apprezzati nel panorama italiano e mondiale. Come famiglia, gli Antinori sono presenti su Bolgheri si può dire da sempre: i terreni dove oggi sorge la tenuta appartengono agli avi della famiglia già dalla seconda metà del Seicento e già ci si occupava della produzione di vino. Una prima vera svolta però arriva nella prima metà del 1800 grazie a Guido Alberto della Gherardesca, che si dedica a migliorare gli impianti enologici dell’area. Intorno al 1930 la tenuta viene ereditata da Carlotta della Gherardesca Antinori, la madre di Piero Antinori, e invece la vicina tenuta San Guido andrà alla sorella che è sposata con Mario Incisa della Rocchetta, che sarà il primo a intravedere la similitudine dell’area di Bolgheri con quella della zona di Graves di Bordeaux e lancerà quindi le basi per la produzione del Bolgheri DOC come lo conosciamo oggi. Le uve coltivate sono prevalentemente uve internazionali quali Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Petit Verdot ma anche Vermentino.
Uve utilizzate
Cabernet Franc 100%
Metodo di produzione
Le uve vengono raccolte a mano e dopo una selezione sul tavolo di cernita viene eseguita una pressatura soffice e una pre-macerazione a freddo. Dopo la fermentazione viene messo a macerare in barrique di rovere francese, dove affina per 18 mesi. Al termine dell’affinamento e dopo una serie di assaggi molto meticolosi, solo le migliori barrique vengono imbottigliate e messe a riposare almeno un anno prima dell’effettiva immissione in commercio.
Grado alcolico
14,5%
Note di degustazione
Alla vista si presenta di color rosso rubino intenso, con accenni di sfumature granate. Al naso evidenti i sentori di frutta rossa matura e floreale secco, quali prugna, ciliegia e potpourri. Eleganti aromi di spezie dolci, derivanti dall’affinamento in legno. In bocca morbido, possente e caldo, ma comunque bilanciato da una tagliente e giovane acidità e tannini eleganti, che ne “lavano” il sorso. Anche il finale è molto lungo e piacevolmente speziato, con rimandi sempre al pepe e al tabacco.
Possibili abbinamenti
Bottiglia delle grandi occasioni. Si presta all’abbinamento con stufati e arrosti, oppure con formaggi stagionati.