Descrizione
Storia
La famiglia Antinori produce vino da più di 25 generazioni, esattamente dal 1385, e possiede oggi tantissime tenute sparse per tutta la regione, Italia e nel mondo. Il nome di questo vino è un omaggio alla famiglia antica proprietaria del Castello della Sala: la famiglia Monaldeschi della Cervara. Il Castello si trova in Umbria, non lontano dalla Toscana nella zona del comune di Orvieto. Venne costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera ed è appartenuto alla famiglia per circa 2 secoli, sino a quanto Giovanna Monaldeschi della Cervara donerà il Castello al Duomo di Orvieto. Rimarrà di proprietà pubblica fino al 1860 quando il nascente stato italiano alienerà la struttura a privati. Nel 1940 il padre di Piero Antinori, il marchese Niccolò Antinori, acquisisce la struttura con la consapevolezza che essa potesse avere un altissimo potenziale per la produzione di vino di qualità. Infatti, le terre del Castello si estendono per circa 500 ettari di cui 170 sono coltivati a vigna, e si trovano ad un’altitudine variabile tra i 220 e i 470 m s.l.m., elemento che permette all’azienda di coltivare tante varietà con risultati aromatici molto differenti. Il suolo è prevalentemente argilloso, con presenza di tantissimi antichi fossili, altro elemento che conferisce ricchezza e mineralità ai vini prodotti. L’insieme di questi aspetti fa sì che i terreni di Castello della Sala siano particolarmente adatti alla produzione di vini bianchi con un’unica eccezione: quella del Pinot nero, vitigno internazionale che dà il meglio di sé in zone con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Uve utilizzate
Chardonnay 85%
Grechetto 15%
Metodo di produzione
La vendemmia avviene rigorosamente a mano, per lo Chardonnay è iniziata alla fine della seconda settimana di agosto (di solito vendemmiate nelle prime ore del giorno, più fresche), per il Grechetto i primi giorni di settembre. All’arrivo in cantina le uve vengono immediatamente raffreddate, diraspate e pressate in maniera soffice, e il mosto ottenuto viene mantenuto per qualche ora ad una temperatura di 10°C per schiarirsi naturalmente. Il mosto di uva Chardonnay viene subito spostato in barrique nella quale avviene sia la fermentazione alcolica che malolattica entro la fine dell’anno. Di solito il procedimento dura nella sua interezza circa 5 mesi, poi lo Chardonnay è pronto per spostarsi in acciaio dove viene creato il blend con il Grechetto, che invece svolge anche la fermentazione in acciaio. Dopo l’imbottigliamento, il vino riposa per qualche mese nelle storiche cantine del Castello.
Grado alcolico
13%
Note di degustazione
Alla vista si presenta color giallo paglierino intenso con riflessi doratii. Al naso sensazioni di frutta a polpa gialla, fiori di eucalipto, fiori di camomilla, note iodate e di spezie come pepe bianco, vaniglia e nocciola tostata. In bocca è avvolgente, morbido e pieno; sul finale conserva una discreta freschezza unita a mineralità. Dopo circa mezz’ora dalla stappatura, con l’innalzarsi della temperatura, è in grado di sprigionare ancora più complessità rivelando maggiormente, sia al naso che in bocca, le sue note speziate e di sapidità.
Possibili abbinamenti
Cervaro della Sala è un vino bianco molto possente e strutturato, dalla grande caratura aromatica. E’ possibile l’abbinamento con secondi piatti di carne bianca o carne rossa anche un pò untuosa e/o grassa data la grande freschezza del vino, in grado di “sgrassare” la bocca. Secondo noi, arriva al suo massimo potenziale se lasciato invecchiare per qualche anno in bottiglia, sviluppando e rimarcando alcune sensazioni veramente speciali di nocciola tostata e altre spezie.
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