Descrizione
Storia
Nei primi anni venti in Italia, Mario Incisa della Rocchetta, appassionato di vini francesi ed in particolar modo dei grandi vini rossi strutturati di Bordeaux, si accorse che il territorio della costa Tirrenica della zona di Bolgheri presentava molte similitudini geografiche, di clima e di terreno con la zona del Graves di Bordeaux. “Graves” significa infatti ghiaia, proprio per la composizione sassosa dei terreni dell’area francese, proprio come “Sassicaia” all’interno della Tenuta San Guido di loro proprietà. Quindi cominciò a pensare ad un taglio bordolese prodotto in quella zona e iniziò le sperimentazioni nei primi anni ‘20 arrivando a buoni risultati, seppur ancora il vino non venisse invecchiato a lungo in botti di rovere. Infatti, dal 1948 al 1967, il Sassicaia rimase ad uso e consumo strettamente privato nella tenuta. Ogni anno però, poche casse di vino venivano messe ad invecchiare nella cantina di Castiglioncello. Assaggiandolo, il marchese si cominciò a rendere conto che le vecchie annate, col passare del tempo, miglioraravano sensibilmente, trasformando i propri difetti addirittura in virtù. Forte ed entusiasta di queste considerazioni, si investì nelle tecniche di vinificazione e il 1968 per la prima volta il prodotto venne immesso in commercio, con un’accoglienza degna di un Premier Cru bordolese. Negli anni successivi vennero implementati i locali con la creazione di una cantina a temperatura controllata, acquisizione di tini d’acciaio per la fermentazione e barriques di rovere francese destinate all’elevazione e invecchiamento dei vini
Uve utilizzate
Cabernet Sauvignon 85%
Cabernet Franc 15%
Metodo di produzione
La vendemmia è avvenuta rigorosamente a mano e in cassette ed è iniziata nella prima decade di settembre per il Cabernet Franc fino a concludersi con la fine del mese di settembre per quelle del C. Sauvignon. Le uve sono arrivate in cantina ancora fresche e succose permettendo già alle fermentazioni alcoliche spontanee di avviarsi. Le uve vengono ulteriormente selezionate su un tavolo di cernita e solo le migliori proseguiranno il processo di vinificazione. Seguirà il processo di pressatura molto soffice e diraspatura delle uve e una fermentazione alcolica in acciaio inox ad una temperatura controllata di 28-30°C grazie a lieviti indigeni. Le macerazioni vengono protratte per 13-15 giorni al fine di favorire l’ottimale estrazione di colori, aromi e tannini, seppure con frequenti rimontaggi. Fermentazione malolattica svolta dal vino a fine novembre in acciaio. Il vino al termine della fermentazione viene riposto in barriques di rovere francese per l’affinamento che dura 24 mesi. Successivamente a questo periodo viene creato il blend con successivo affinamento di altri 12 mesi circa in bottiglia prima dell’effettiva immissione in commercio.
Grado Alcolico
14%
Note di degustazione
Si presenta alla vista color rosso granato intenso e con riflessi rubino. Al naso il bouquet è esplosivo, intenso, elegante e complesso: dalle note di frutta matura e sotto spirito come la ciliegia, la prugna e la confettura di more e gelso, note vegetali e balsamiche di menta e eucalipto, mineralità iodata e marina con ampio panorama di spezie tra le quali prevalentemente sentiamo la vaniglia, il tabacco, il legno di sandalo, cioccolato, liquirizia. Eleganza di successione degli aromi straordinaria ed emozionante. In bocca il vino è vibrante e giovane, morbido e caldo, ampio e avvolgente, chiuso da una buona acidità e da tannini vellutati. Finale lungo e persistente, che suggerisce nuovamente le spezie. Difficile da descrivere a parole.
Possibili abbinamenti
E’ veramente importante cosa abbiniamo ad un’icona del genere? Capace di creare una zona vitivinicola intera, di dettare un trend tra i più in voga nel mondo odierno e di emozionare i migliori palati del mondo, Sassicaia è ormai conosciuto come qualità del made-in-italy in tutto il mondo, sempre protagonista delle aste del settore e ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. Vino da meditazione per definizione, soprattutto se lasciato riposare per qualche anno in cantina, tiene l’abbinamento anche con i migliori piatti a base di carne rossa o selvaggina.