Descrizione
Storia
Un ramo dell’antica famiglia Levi, di origine ebraica, era attivo nel campo della distillazione sin dal XVII secolo nelle valli alpine di San Giacomo o Valle Spluga, conosciute localmente come “Val di Giüst”, nei comuni di Fraciscio di Campodolcino.
Per oltre tre secoli, i distillatori conosciuti come “grapat” migravano temporaneamente durante la vendemmia e la vinificazione verso le zone viticole del Piemonte, dove utilizzavano alambicchi mobili per distillare le vinacce e produrre grappa.
Col tempo, molti di questi distillatori si stabilirono definitivamente nei luoghi di lavoro, creando distillerie stabili. Serafino Levi si unì in matrimonio con Balbo Teresina e dalla loro unione nacquero due figli, Lidia e Romano. Nel 1925, Serafino scelse di stabilirsi a Neive, una terra famosa per i suoi grandi vini e per la disponibilità di vinacce di altissima qualità. Qui fondò la sua distilleria a fuoco diretto.
Purtroppo, Serafino morì prematuramente nel 1933, lasciando i suoi due figli piccoli e la moglie che, nonostante tutto, continuò a gestire la distilleria. Tuttavia, anche la moglie subì un destino tragico, perdendo la vita durante un bombardamento nel 1945. A soli 17 anni, Romano Levi, che all’epoca era uno studente ad Alba, prese la decisione di interrompere gli studi e, con l’aiuto della sorella Lidia, continuò la tradizione della distillazione. La distilleria, originariamente fondata da Serafino Levi, era dotata di un alambicco a fuoco diretto, un’attrezzatura che è ancora in uso oggi.
Uve utilizzate
Vinacce di Barolo
Metodo di produzione
Un antico alambicco discontinuo in rame, trasferito direttamente dal padre e alimentato da fuoco diretto. Un’apparecchiatura oggi considerata semplice, ma che consente di distillare piccole quantità con un’elevata qualità.
Le vinacce dell’uva, ancora fresche e impregnate di mosto, vengono subito pressate all’interno di fosse sotterranee per ottenere una macerazione naturale che permette di estrarre gli aromi più caratteristici. La distillazione avviene attraverso l’utilizzo di un alambicco discontinuo in rame, riscaldato direttamente dal fuoco. Dopo il processo di lavorazione, la Grappa viene trasferita in tradizionali botti piemontesi di rovere con una capacità di circa 700 litri, dove riposa per 38 mesi.
Grado alcolico
42%
Note di degustazione
Colore ambrato. Il profumo è costruito attorno a note croccanti e fragranti, in cui gli aromi fruttati si fondono armoniosamente con sentori legnosi e speziati che richiamano il periodo di invecchiamento trascorso nelle botti. Al palato, questa grappa ha un corpo morbido e avvolgente, con un gusto che si sposa perfettamente con gli aromi percepiti dal naso, e si conclude con un finale di lunga persistenza.
Utilizzo
Indicata come dopo-cena/after-dinner o digestivo, o per momenti di relax da soli o in compagnia. Perfetta come regalo per una persona speciale.
Recensioni
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