Descrizione
Storia
L’azienda è una delle più longeve d’Italia, infatti viene fondata nel 1665 da Oronzo Arcangelo Maria Francesco dei Conti di Lemos, originario della Spagna. Il fondatore si appassiona alla zona così fertile e ricca e investe nell’acquisto di nuovi terreni intorno a Salice, Guagnano, Veglie, Villa Baldassarri, Novoli e San Pancrazio. All’inizio dell’800 l’azienda già inizia ad esportare vino greggio negli Stati Uniti, in Germania e Francia. La cantina inizia a imbottigliare grazie a Piero e Lisetta Leone de Castris nel 1925. Nel 1943 nasce il leggendario Five Roses, il primo rosato imbottigliato in Italia. La storia è curiosa e emblematica: esiste una contrada tra i terreni di Salice Salentino che si chiama “Cinque Rose” poiché le varie generazioni della famiglia avevano con incredibile costanza sempre cinque figli. Sul finire della guerra il generale americano Charles Poletti, innamorandosi di questo vino rosato, ne chiede una grossa fornitura da inviare negli Stati Uniti, rinominandola all’inglese Five Roses. Oggi la produzione annovera circa 2 milioni e mezzo di bottiglie prodotte e sono stati affiancati ai vitigni più tradizionali (Negroamaro, Malvasia nera, Verdeca, Bianco d’Alessano, Moscato, Aleatico, Primitivo, Susumaniello, Ottavianello) anche vitigni internazionali come Chardonnay e Sauvignon. La rete commerciale oggigiorno esporta la qualità italiana e pugliese in tutto il mondo.
Uve utilizzate
Primitivo 100%
Metodo di produzione
Le uve vengono vendemmiate solitamente intorno alla seconda metà di settembre dopo un periodo di breve surmaturazione. Subito queste vengono pressate e immesse in acciaio inox per la fermentazione. Al termine di questo procedimento, il vino viene immesso in botte dove affina 6 mesi in botti grandi di legno e 3 mesi in bottiglia.
Grado alcolico
14,5%
Note di degustazione
Color rosso rubino intenso con sfumature violacee. Il profumo svela fragranze di frutta rossa profumata, ciliegia scura, frutti di bosco, liquirizia radice e spezie dell’Oriente. Al gusto, mostra una solida struttura con tannini ben fusi, un frutto ancora succoso e una chiusura caratterizzata da fresche sfumature balsamiche.
Possibili abbinamenti
Ottimo da abbinare con piatti di carne sostanziosi e saporiti, preferibilmente al forno o alla griglia e anche abbastanza cotti, purché non particolarmente untuosi o grassi.
Recensioni
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