Descrizione
Storia
Nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano, a un’altitudine di 1000 metri, immersa in una foresta di alberi secolari, sorge l’Abbazia eretta nel 1028 da San Giovanni Gualberto, il fondatore della Congregazione Benedettina di Vallombrosa. Questo luogo è celebre per la produzione artigianale di miele, cioccolata e preparati di erboristeria per la cura del corpo e del viso. Inoltre, l’abbazia produce anche liquori e amari distillati da una varietà di erbe. Tuttavia, la fama principale dell’Abbazia risiede nel suo Dry Gin di Vallombrosa. Questo gin è prodotto esclusivamente utilizzando una varietà selvatica di bacche di ginepro che crescono sulle colline tra Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, nella provincia di Arezzo.
Metodo di produzione
Per produrre il gin è necessario “aromatizzare” una base alcolica con alcuni elementi di cui uno dei componenti o spesso il principale è il ginepro. Questo può avvenire in vari modi: o tramite macerazione delle botaniche in alcol, che poi viene ridistillato per trovare un prodotto incolore e “più pulito”, oppure si possono immettere le botaniche in un contenitore posto al di sopra dell’alambicco, di modo che l’alcol sotto forma di vapore estrapoli aromi e profumi.
Grado alcolico
47%
Note di degustazione
Incolore e pulito. Al naso note di ginepro, che si alternano ad altre sfumature aromatiche di corteccia e rovo. Al palato, si manifesta con una presenza ampia e avvolgente, in cui spicca un’importante componente alcolica, accompagnata da un sapore balsamico, con accenni di muschio e resina. Il gusto è secco, gradevole, armonioso e persistente.
Utilizzo
Perfetto come fine pasto o da meditazione, ottimo per la creazione di rinfrescanti cocktails di alta qualità!
Recensioni
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