Descrizione
Storia
La famiglia Pira è da generazioni viticoltori in Piemonte e poi divenuti vinificatori. Gigi Pira, caposaldo della famiglia, sosteneva che un vino di qualità partisse dalla selezione del vigneto. Dopo la morte di Gigi, la continuità produttiva è stata garantita da Chiara Boschis, attuale proprietaria, che produce Barolo insieme ai genitori e al fratello. La produzione è di circa 40.000 bottiglie di altissima qualità, riconosciute con i 100/100 su alcune annate di Barolo come Cannubi e Via Nuova. La famiglia Pira è molto attaccata alla tradizione, infatti, Gigi Pira era l’ultimo storico produttore a pigiare i vini con i piedi e a produrre senza l’ausilio di mezzi moderni.
Uve utilizzate
Nebbiolo 100%
Metodo di produzione
Il vigneto Mosconi è uno dei vigneti più antichi dell’azienda situati a Monforte d’Alba, una delle zone più pregiate e alte dell’area Barolo (400 m slm circa). Il terreno è composto da marne argillose e da placche silicee; tutte caratteristiche importantissime per la creazione di un barolo robusto, balsamico e adatto all’invecchiamento. La vendemmia avviene rigorosamente a mano e dopo una pigiatura e diraspatura delle uve, si procede alla vinificazione tradizionale in rosso con lunga macerazione sulle bucce. L’affinamento successivo si protrae per almeno 2 anni in botti piccole di rovere francese e per almeno 1 altro anno in bottiglia, a seconda dell’annata.
Grado alcolico
15%
Note di degustazione
Le uve provengono da vigneti situati ad un’altitudine compresa tra i 200 e 450 m s.l.m, altitudine che già di per sé conferisce una buona aromaticità e spessore delle bucce al fine di creare vini profumati. Le uve vengono raccolte a mano intorno alla metà-fine di ottobre. Le uve fresche vengono diraspate e poi fatte fermentare a temperatura controllata a contatto con le bucce per 25-30 giorni, talvolta a cappello sommerso. Il vino svolge anche la malolattica e poi viene travasato in botti grandi di rovere di Slavonia e qualche tonneaux francese per 24-30 mesi. Seguirà un lungo affinamento in bottiglia al fine di stabilizzare il prodotto e renderlo pronto per l’immissione in commercio.
Possibili abbinamenti
Ideale in abbinamento su secondi piatti di carne rossa o selvaggina anche molto cotti, come brasato o anatra al forno, stufati oppure carni aromatizzate al tartufo di Langa. Data la grande complessità e capacità di invecchiamento, è possibile anche attendere qualche anno prima di consumare la bottiglia e in quel caso diventa un incredibile vino da meditazione, in grado di offrire sfumature di sapori e odori molto complessi e ricercati.
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