Descrizione
Storia
La storia di Vie di Romans è una storia lunga più di 100 anni fa. La famiglia Gallo, in particolar modo grazie all’impegno e alla dedizione di Basilio, Stelio, Gianfranco e gli altri familiari ha saputo farsi strada nel panorama enologico italiano e mondiale. Dal 1978 l’azienda è completamente sotto la guida di Gianfranco Gallo. Sotto la sua guida l’azienda ha vissuto vari momenti di svolta come nel 1982, quando si è iniziato a investire per la produzione di vini di altissima qualità; nel 1989, quando è stata realizzata la nuova cantina costruita su ben tre livelli; nel 1990 quando si inizia a vinificare gli uvaggi in purezza e 1992 quando i vini inizieranno ad essere commercializzati sempre dopo due anni dalla vendemmia.
Uve utilizzate
Sauvignon 100%
Metodo di produzione
Le uve chardonnay provengono interamente dal vigneto Ciampagnis Vieris. Le vigne hanno un’età media di 20 anni e sorgono su terreni con una ricca concentrazione di minerali e ferro. Le uve vengono vendemmiate a mano al raggiungimento di un’ottimale maturazione, di solito intorno a fine agosto/inizio settembre. Subito le uve effettuano una macerazione pellicolare a basse temperature, e si procede ad una decantazione del mosto naturale tramite raffreddamento. La vinificazione è poi classica in bianco ed avviene grazie a lieviti selezionati; il vino non svolge la malolattica ed affina per 10 mesi a contatto coi lieviti. Dopo l’imbottigliamento il vino affina per ulteriori 8 mesi in bottiglia.
Grado alcolico
14%
Note di degustazione
Colore giallo dorato intenso con caratteristici riflessi verdolini. Al naso intenso ed aromatico, spiccano le note di papaya e mango maturi, con pesca gialla, mela e con fiori bianchi di sambuco, erbette aromatiche, il tutto su uno sfondo di mineralità iodata. Al palato morbido, possente e alcolico, che richiama le note aromatiche espresse all’olfatto. Il finale è lungo e aromatico, chiuso da una fresca acidità.
Possibili abbinamenti
Vieris di Vie Di Romans è un vino bianco di buona struttura e aromaticità adatto all’abbinamento con moltissime pietanze a base di pesce e crostacei, anche insaporite da spezie e odori, oppure con piatti di carne bianche anche al tartufo per esempio. Dato il grande potenziale di invecchiamento, di una quindicina di anni circa, è adatto anche per essere consumato al calice o come vino da meditazione, specialmente dopo qualche anno di riposo in cantina.
Recensioni
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