Descrizione
Storia
La fondazione della maison avviene nel 1776, ma avrà la svolta quando verrà rilevata da Louis Roederer nel 1833, che oltre a denominare l’azienda col suo nome, introdurrà delle innovazioni per la cura nella coltivazione dei propri vigneti, e ne acquisterà di nuovi selezionando personalmente i migliori. Grazie all’attenzione a questi dettagli, presto le sue bottiglie raggiungeranno gli Stati Uniti ed in particolare la Russia, arrivando fino alla tavola dello Zar Alessandro II. È nel 1876 che viene creata la prima “cuvée prestige” per lo Zar commercializzata col nome di “Cristal”, che diverrà presto uno degli champagne più venduti e universalmente apprezzati per la grande eleganza e qualità. Ancora oggi questa grande eleganza costituisce lo stile unico dell’azienda, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo con più di 3.000.000 di bottiglie prodotte e commercializzate, sotto la guida della settima generazione della famiglia. Si arriva a questa versione tramite la collaborazione tra la maison e l’architetto Philippe Starck, per la realizzazione di quella che appare un rinnovamento stilistico o piuttosto una vera e propria sfida lanciata da entrambi; l’etichetta, con un aspetto grafico completamente differente rispetto al design classico e prestigioso solitamente utilizzato dalla maison, già sottolinea questo aspetto, mentre nel prodotto troveremo l’esaltazione delle caratteristiche naturali dell’uva e del terroir da cui essa proviene, con procedimenti di agricoltura biodinamica.
Uve utilizzate
Pinot noir 55%
Pinot meunier 25%
Chardonnay 20%
Metodo di produzione
Viene prodotto secondo il cosiddetto methode champenoise o metodo classico, metodo nel quale il vino sostanzialmente affronta due diverse fermentazioni: la prima, quella alcolica (che lo accomuna con il resto dei vini) avviene in tini per la fermentazione; la seconda invece avviene direttamente in bottiglia e fa sì che durante questo secondo procedimento, grazie a dei particolari lieviti, il vino sviluppi anche anidride carbonica (che poi alla stappatura darà vita alle famose bollicine). Le uve utilizzate per produrre questo prodotto provengono da vigneti coltivati tramite agricoltura biodinamica per il rispetto dell’espressione naturale della pianta e del frutto.
Grado alcolico
12,5%
Note di degustazione
Si presenta nel bicchiere color giallo paglierino cristallino e luminoso. Al naso si percepiscono delle note di frutta gialla, fiori bianchi e scorza di agrume, seguiti poi da alcune note di lieviti, tostatura, mandorla dolce e burro. Il tutto è accompagnato da una costante e presente mineralità, che arrichisce il naso già importante di questo vino, e da un finale speziato e persistente. In bocca da prima si percepisce la cremosità e avvolgenza tipica dello stile di questa maison, salvo poi lasciar spazio a un’acidità molto percettibile ma mai sopra le righe. Ritroviamo poi la mineralità persistente che avevamo sentito al naso per poi arrivare a un finale lungo e estremamente piacevole. Veramente top e da intenditori.
Possibili abbinamenti
Grande successo poiché in grado di mantenere lo stile di un’azienda così importante e storica ma esaltare allo stesso tempo il basso dosaggio e il terroir della Vallé de la Marne, il tutto lanciando pure una “sfida” grafica. Prodotto per meditazione per eccellenza, con sfumature veramente tutte da scoprire.
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